Ha la testa piccola, un becco acuto, zampe gracili e un corpo enorme. Le poche piume che ha sulle zampe anteriori lo fanno apparire come un gigantesco gallinaccio. Invece si tratta di un dinosauro chiamato Gigantoraptor Erlianensis: la scoperta dei suoi resti, nel deserto del Gobi nella sezione della Mongolia appartenente alla Cina, rappresenta un nuovo, importante tassello nella ricostruzione della storia degli animali vissuti sul nostro pianeta decine, centinaia di milioni di anni fa. Il Gigantoraptor rappresentato dai disegni fatti al computer era alto cinque metri, lungo otto e pesava quasi una tonnellata e mezzo. Era 35 volte piu' grande del Caudipteryx, un dinosauro piu' piccolo al quale assomiglia in tutto meno che nelle dimensioni. 'Sarebbe come trovare un topo grande come un cavallo', ha spiegato Xu Xing, uno studioso dell' Istituto per Paleontologia di Pechino specializzato nella caccia ai resti dei dinosauri. 'E' un' informazione molto importante per i nostri tentativi di rintracciare la strada del processo evolutivo dei dinosauri in uccelli. E' piu' complicato di quello che pensavamo', afferma il paleontologo. Xu e i suoi colleghi battono costantemente la cosidetta Mongolia Interna, che comprende una parte del deserto del Gobi. Il Gobi e' una miniera di resti fossili. Fu in questo deserto ai confini tra Cina e Mongolia che, negli anni venti, il paleontologo e avventuriero americano Roy Chapman Andrews organizzo' le spedizioni nel corso delle quali furono trovati la maggior parte degli scheletri delle grosse bestie che si trovano nel Museo di Storia Naturale di Ulan Bator e in quello di New York del quale Chapman - che si dice abbia ispirato il personaggio cinematografico di Indiana Jones - e' stato direttore. 'All' inzio - racconta Xu - pensavamo di aver trovato un Tyrannosaurus, che e' noto per le sue grandi dimensioni'. 'Poi ci siamo resi conto che aveva delle caratteristiche piu' vicine a quelle di dinosauri piu' piccoli; ma anche rispetto a loro ha delle particolarita', per esempio le piume sulle zampe sono piu' numerose, le zampe stesse sono piu' magre'. Il Gigantoraptor, spiega l' archelogo, e' vissuto tra i 130 ed i 60 milioni di anni fa, cioe'nella stessa epoca nella quale, secondo le ricostruzioni, sono apparsi gli uccelli. E' convinzione comune tra gli scienziati che tra gli enormi dinosauri e i volatili esista uno stretto rapporto: gli uccelli, secondo alcuni, potrebbero essere infatti nati da un' evoluzione dei dinosauri. La nuova scoperta indica che il processo evolutivo non si e' svolto linearmente e che deve probabilmente essere immaginato come una spirale. I resti del Gigantoraptor sono stati scoperti dagli archeologi cinesi in rocce risalenti al Tardo Cretaceo (cioe' a circa 66 milioni di anni fa) nella zona dell' Erlian Basin, ritenuta una miniera di fossili.
Secondo Xu l' esemplare trovato avrebbe avuto undici anni al momento della sua morte e i Gigantoraptor aduli avrebbero potuto essere notevolmente piu' grandi. Prima della scoperta dei cinesi, il pennuto piu' grande del quale si aveva notizia era il Thunder Bird di Stirton, che pesava 500 chili e che e' vissuto in Australia tra i sei e gli otto milioni di anni fa.